La vita di un rider a Natale: “Qualche mancia in più, ma aumentano stress e pericoli”
L’esperienza di un dipendente Just Eat a Milano: “L’1 gennaio scioperiamo contro la revoca delle ferie”
CRONACA (Milano). Durante il periodo natalizio la vita di un rider cambia, con “un aumento pauroso del traffico, una maggior disattenzione alla guida da parte degli automobilisti, tempi più lenti e un aumento del rischio”. A raccontarlo è Davide Contu, dipendente di Just Eat e delegato Filt-Cgil che da circa otto anni lavora come fattorino a Milano. Se da un lato il rapporto con i clienti sembra essere buono (“Sotto Natale qualche mancia in più arriva, non cambia la vita del rider ma il gesto è quantomeno un riconoscimento come lavoratore”), più difficile è quello con l’azienda, che con scarso preavviso ha deciso di revocare le ferie ad alcuni rider per sopperire alla carenza del primo gennaio. “Con il riconoscimento della subordinazione vera e propria abbiamo maggiori garanzie e tutele, ma c’è un problema che riscontriamo con Just Eat, che sembra non abbia capito bene che la subordinazione comporta anche il riconoscimento di questi diritti – spiega Contu -. La nostra posizione è: ogni abuso rispondiamo, non lasciamo passare nulla. Adesso faremo un ultimo tentativo per ottenere dall’azienda la revoca del richiamo” per le ferie di inizio 2023. “Sappiamo già che non la otterremo, quindi per il 1° gennaio verrà proclamata una giornata di sciopero. E così faremo per ogni altra situazione simile”, conclude. (Alessandro Boldrini/alanews)
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