Mgf, Morrone (San Gallicano): “Non conosciute tra i clinici, serve più formazione”
“La legge costituisca un riferimento e sia accompagnata da investimento strutturale”
(Roma). “I dati che abbiamo sulla prevalenza delle mutilazioni genitali femminili in Italia sono sottostimati perché è difficile avere un quadro preciso di donne già infibulate nei Paesi d’origine, più facile averlo nei confronti delle bambine. Noi abbiamo certezza che nel nostro Paese non avvengono le mgf, non soltanto perché abbiamo una legge ma perché c’è una sensibilità maggiore grazie alla scuola, ai servizi sociali e al SSN. La legge ha una funzione nella misura in cui viene accompagnato da un investimento strutturale, abbiamo bisogno che questa legge costituisca un punto di riferimento. Abbiamo svolto diverse indagini sulla conoscenza del fenomeno attraverso i clinici e gli operatori sanitari del SSN, purtroppo non è granché conosciuto, c’è bisogno di corsi e master”. Così il direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano (IRCCS) di Roma, Aldo Morrone, a margine del convegno ‘Mutilazioni Genitali Femminili. Restituire dignità e salute alle donne tra Nord e Sud del mondo’. (Annalisa Ramundo/alanews)
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