Ucraina, Sceresini: “Provvedimento contro di noi precedente pericoloso per libertà di stampa”
Il giovane è uno dei freelance colpevolizzati dal governo di Zelesky di essere una spia russa
(Roma). Sono tornati in Italia i due giornalisti, Andrea Sceresini e Alfredo Bosco, dopo essere stati colpevolizzati dal governo ucraino di essere delle spie russe. “Ci sono stati tolti gli accrediti per un servizio con i separatisti del Donbass del 2014. Se passa questa linea, a pagarne le conseguenze è la stampa libera e la stessa Ucraina”, ha raccontato Sceresini. Un fatto grave che vede coinvolto un Paese che sta lottando per entrare nell’Unione Europea ma che, ad oggi, limita il lavoro di alcuni cronisti. “L’Ucraina è un paese in guerra e certe cose non si possono fare, ma si tratta di raccontare un conflitto che riguarda anche l’Europa e lo si deve poter fare in modo libero ha continuato il freelance -. Io non dico che in Ucraina c’è un problema di libertà di stampa ma questo provvedimento rischia di creare un precedente pericoloso”. Un fatto che, però, non limita la voglia dei due di tornare in Ucraina. “Voglio tornare lì ma posso andare in Ucraina solo come turista”. (Davide Di Carlo/alanews)
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