Neet, Gelmini: “Mettere a terra il Pnrr e far tornare centrali le politiche giovanili nel Paese”
La portavoce di Azione: “Dare un segnale consentendo il voto agli universitari fuorisede aiuterebbe”
POLITICA (Roma). “Dalla scuola di formazione emergono molte proposte per risolvere il problema dei Neet, dei due milioni di giovani che non lavorano e non studiano, ma anche per affermare concretamente il merito. Si parte dalla messa a terra del Pnrr, sul quale l’Italia gioca la propria credibilità ma anche la possibilità di crescere nel prossimo futuro, ci sono opportunità: penso alle residenze universitarie, per combattere il caro affitti e permettere alle famiglie meno abbienti di mantenere i figli all’università, al miliardo e mezzo per l’istruzione tecnica superiore che dovrebbe sfornare i profili richiesti dalle imprese per mantenere la manifattura e l’agroalimentare sul territorio. Il Paese deve rimettere al centro le politiche giovanili, anche con un importante segnale come quello di consentire il voto agli studenti universitari fuorisede”. Così Maria Stella Gelmini, portavoce di Azione, a margine dell’evento ‘Scriviamo il futuro Un patto generazionale per l’Italia’ presso il Patribus Distri (Marco Vesperini/alanews)
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