Salario Minimo, De Magistris: “Non ci fidiamo e con firme costringeremo partiti ad affrontare tema”
Sull’invio di armi: “Italia non rispetta la Costituzione e non applica articolo 11”
POLITICA (Roma). “Aderisco alla manifestazione contro la parata del 2 giugno, ma sono qui per la legge di iniziativa popolare sul salario minimo. Oggi l’Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro perché molti non lo hanno, mentre altri lo hanno precario. Con questa iniziativa costringeremo i partiti ad affrontare il tema”. Lo ha detto il leader di Unione Popolare, Luigi De Magistris, all’evento organizzato in Largo Argentina a Roma contro la parata del 2 giugno dove è stata avviata la raccolta firme per la richiesta del salario minimo. “La mia esperienza politica mi ha insegnato che le persone vanno valutate dai fatti e tutti quelli che oggi sono all’opposizione, hanno governato e non hanno fatto nulla per il salario. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Con le firme li costringeremo in Parlamento ad esprimersi con il loro voto”, ha sottolineato. Mentre sull’invio di armi ha detto: “l’Italia non rispetta la Costituzione. Mandarle non è applicare l’Articolo 11 del nostro testo costituzionale”. (Davide Di Carlo/alanews)
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