Musicista ucciso, la madre: “Riforma per punire anche i sedicenni”
“Io avevo un senso perché esisteva Giogiò, ora non ce l’avrò più”
(Napoli). (di Raffaele Accetta) “Sono agguerrita e potrei direi qualunque cosa perché stanotte non avrò nella sua stanza mio figlio e non ce l’avrò mai più. Giogiò mi arricchiva, io avevo un senso perché esisteva lui. Se mi aspetto una riforma per punire i sedicenni? Sicuramente perché se non si fanno le riforme e si pensa che il sedicenne sia un bambino noi non andremo mai avanti e ci troveremo sedicenni delinquenti che uccidono i giovani talenti” queste le parole di Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il ragazzo ucciso a Napoli da un minorenne in piazza municipio per futili motivi. Il padre del giovane musicista, il regista teatrale Franco Cutolo, ha aggiunto: “Speriamo che le cose cambino, diciamo sempre le stesse cose”. In serata si terrà una manifestazione in ricordo del giovane che ha perso la vita. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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