Il “refusnik” israeliano Yehelich: “Abbiamo creato noi questo mostro”
“Azioni Hamas ingiustificabili, ma potevano essere prevenute e non legittimano nuovo sangue”
POLITICA (Roma). “Proprio perché si tratta di un pubblico internazionale, voglio invitare tutti coloro che lo leggeranno o lo vedranno a parlare con i loro politici e dire loro che un maggior numero di armi non è la soluzione. E che facciano pressione su Israele affinché raggiunga un cessate il fuoco e riapra i negoziati con le diverse fazioni palestinesi. Non c’è altro modo, questo è l’unico modo per evitare altro sangue e altre sofferenze. Quello che è successo qui poteva essere facilmente evitato. Il governo israeliano ha agito e agisce nell’impunità. Non sono un ingenuo, so come funziona la geopolitica, so che il diritto internazionale si applica solo a chi non è allineato con gli interessi degli Stati Uniti. Ma bisogna almeno provarci, almeno protestare contro quello che sta succedendo qui. Quello che è successo nei primi giorni di guerra. I massacri sono ingiustificabili. Ma non significa che si debba tacere quando altre armi vengono messe nelle mani dell’IDF per uccidere i palestinesi per vendetta. Altri morti non risolverebbero nulla. Non mi proteggerebbero. Ve lo dico da israeliano.” Così Yehelich Cialic, coordinatore della rete di attivisti Mesravot e refusnik, reticente alla leva militare per ragioni politiche in collegamento da Tel Aviv. (Stefano Chianese/alanews)
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