Caso Zuncheddu, sit – in dei Radicali al Tribunale di Roma
L’appello della sorella Augusta: “Chi sa si metta una mano sulla coscienza, in carcere un innocente”
POLITICA (Roma). Nuovo capitolo del processo di revisione per Beniamino Zuncheddu. L’uomo, in carcere da 33 anni, ha sempre professato di essere innocente. Presenti all’esterno della cittadella giudiziaria anche militanti del Partito Radicale, l’avvocato Trogu, legale difensore della famiglia, e la sorella Augusta che lancia un disperato appello al testimone, oggi in udienza. “Chi conosce la verità si metta una mano sulla coscienza, mio fratello Beniamino è innocente, fino all’ultimo respiro lotterò per dimostrarlo”. (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)
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