Autopsia Dal Corso, la sorella: “Vestiti ai piedi della bara perché? Per medici legali è anomalo”
“Le scarpe trovate sono una misura e mezza più grande rispetto a quelle che portava”
CRONACA (Roma). “Il medico legale ci dice che quando aprono la bara rimangono sorpresi perché ai piedi di Stefano erano adagiati sia la canottiera che i pantaloncini che portava nel momento del ritrovamento. Nelle foto che hanno fatto quando è stato trovato morto indossava questi indumenti, non è stato spogliato. Nelle foto che ci danno dopo il ritrovamento viene fotografato vestito non nudo. Perché gli sono stati tolti? Se non era stato necessario levarli neanche per fare foto nel caso ci fossero stati segni di percosse. Perché poi metterli nella bara? Non ho mai sentito una cosa del genere e neanche i medici legali. Gli indumenti di solito o si buttano o si ridanno indietro ai familiari. Ho avuto un sacco degli indumenti, ma li ritroviamo nella bara, è un fatto strano. Altro elemento sono le scarpe, mio fratello portava 40 e mezzo e vediamo delle scarpe 41 e 30, più grandi non possono essere di mio fratello. Perché avere un numero così più grande. Mia cognata aveva visto le sue vere scarpe sparite. Perché hanno messo altre scarpe, che fine hanno fatto le sue scarpe. Più andiamo avanti più troviamo retroscena inspiegabili”. Così Marisa Dal Corso, sorella di Stefano, morto in carcere in circostanze mai chiarite nell’ottobre 2022. Venerdi 12 gennaio si è svolta l’autpsia sul corpo dopo più di un anno dalla sua morte e 8 richieste da parte della famiglia perche si facesse. Entro 90 giorni dovrebbero uscire i risultati completi degli esami compiuti sul corpo (Stefano Chianese/alanews)
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