Salis, Tajani: “Prima domiciliari in Ungheria, poi forse in Italia”
Il ministro degli Esteri sulla detenuta italiana a Budapest
(Bruxelles). “Perché Ilaria Salis possa venire in Italia agli arresti domiciliari deve essere posta agli arresti domiciliari in Ungheria. Dobbiamo ragionare in termini di diritto. Questa richiesta deve essere fatta dai suoi avvocati. Noi stiamo lavorando perché siano rispettati tutti i diritti di una persona detenuta, ma non possiamo interferire nel procedimento penale, perché non è il nostro compito e perché la magistratura è indipendente. Meno si politicizza il caso meglio è nell’interesse della detenuta”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a Bruxelles. “Mi auguro che Ilaria Salis possa dimostrare la sua innocenza e tornare in Italia libera e mi auguro che il processo si faccia il prima possibile, se non ci sarà il passaggio ai domiciliari. Ho ribadito la nostra posizione al mio collega ungherese e mi hanno assicurato che faranno di tutto perché i diritti del detenuto siano rispettati. E sono cose che facciamo anche per gli altri 2.500 italiani detenuti nel mondo”, ha aggiunto. (Federica Onnis/alanews)
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