Aldo Moro, la figlia Agnese: “Il sangue di mio padre ucciso per anni invase anche i ricordi”
Il racconto della terzogenita dell’ex presidente Dc a 46 anni dal rapimento
(Milano). “Il sangue entra nella tua vita perché tu vai all’obitorio e vedi tuo padre che ha del sangue addosso e gli manca qualche pezzetto. Quel sangue sta nei vestiti e nelle cose che ti vengono restituite, ma quel sangue è anche metafisico e invade tutto il passato ‘buono’ di questa persona: io, per tantissimi anni, se vedevo una foto di mio padre, anche la più tenera, la più familiare, in cui mi tiene in braccio da piccola, per me era tutto sporco di sangue”. Così Agnese Moro, figlia dell’ex presidente della Dc Aldo Moro rapito e ucciso dalle Brigate Rosse 46 anni fa, durante un incontro sul tema della giustizia riparativa organizzato nell’ambito del Festival Soul promosso dall’Università Cattolica e dall’Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune. (Alessandro Boldrini/alanews)
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