Regeni, Panebianco (Ros): “Telefonate tra imputati prima e dopo il presunto depistaggio”
Secondo il militare sparatoria, perquisizione, telefonate e documenti erano fatti per depistare
(Roma). “La perquisizione in casa di Tareq avviene il 24 marzo nel primo pomeriggio” L’ufficiale che aveva diretto la perquisizione dopo la sparatoria “era legato da relazioni telefoniche con il colonnello che risulta essere la figura centrale nella ricerca informativa delle autorità egiziane su Giulio Regeni quando era ancora in vita”. Lo ha dichiarato Onofrio Panebianco, colonnello del Ros dei carabinieri, ascoltato come testimone al processo Regeni a Piazzale Clodio a Roma, dove sono imputati quattro 007 egiziani. La sparatoria è quella avvenuta a marzo, quando i cinque presunti appartenenti ad una banda di truffatori sono stati eliminati dalle autorità egiziane. “Abbiamo iniziato a pensare che sparatoria, perquisizione, telefonate e ritrovamento dei documenti potessero essere attuate per attribuire la morte di Giulio a qualcun altto che non fossero gli apparati egiziani”. (Marco Vesperini/alanews)
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