Un nuovo malware evasivo fa capolino sulle scene
Soprannominato Beep, e progettato per evadere le difese, è in grado di scaricare payloads aggiuntivi sugli hosts compromessi.
Gli autori di Beep non si sono certo risparmiati, implementando tutte le tecniche anti-debug e anti-sandbox che potevano escogitare, una di queste, prevede il ritardo dell’esecuzione attraverso l’uso della funzione API Beep, da cui il nome del malware.
Architettura
Beep comprende tre componenti, il primo dei quali è un dropper responsabile della creazione di una nuova chiave del Registro di sistema di Windows e dell’esecuzione di uno script PowerShell codificato in Base64.
Lo script PowerShell, dal suo canto, scarica l’injector da un server remoto, dopo aver verificato che non sia sottoposto a debug o avviato in una macchina virtuale, estrae e avvia il payload tramite una tecnica chiamata process hollowing.
Il payload è architettato per raccogliere ed esfiltrare informazioni di sistema ed enumerare i processi in esecuzione. Tra le istruzioni che il malware è in grado di accettare da un server command-and-control (C2), vi sono l’esecuzione di file DLL ed EXE.
Caratteri distintivi
Il reverse engineering del codice, ha rivelato che Beep è ancora nelle sue prime fasi di sviluppo e che presto sarà dotato di nuove incredibili e potenti funzionalità.
Ciò che contraddistingue questo malware, è la sua forte propensione alla furtività, conseguita grazie ad un enorme numero di metodi di evasione del rilevamento, progettati per resistere all’analisi, evitare sandbox e ritardare l’esecuzione.
Una volta che questo malware penetra con successo in un sistema, può facilmente scaricare e diffondere una vasta gamma di strumenti dannosi aggiuntivi, incluso il ransomware, rendendolo estremamente pericoloso.
Consegnato tramite allegati e-mail di spam, Discord o URL OneDrive, si sospetta che il malware sia offerto come servizio per altri attori criminali che cercano di distribuire i propri payload.
Il malware cerca di nascondersi droppando molti file inutilizzati e non validi e memorizzando il codice tra diversi MB di dati di mascheramento.
Come può arrivare sui sistemi?
Un malware simile a Beep può infettare il sistema in diversi modi, tra cui:
- E-mail di phishing: i creatori di malware utilizzano spesso e-mail di phishing per distribuire il codice. Tali e-mail contengono un collegamento o un allegato che, se cliccato, può scaricare e installare il malware sul sistema.
- Siti Web dannosi: l’accesso a siti Web può anche esporre il sistema a malware. Determinati siti Web contengono script nascosti o malware che possono infettare il sistema ad insaputa dell’utente.
- Download drive-by: questo tipo di download, si verifica quando il malware viene scaricato e installato automaticamente sul sistema quando si visita un sito Web compromesso. Questo tipo di infezione può verificarsi senza consensi e anche senza necessità di cliccare alcunché.
- Vulnerabilità del software: per accedere al sistema, il malware può anche sfruttare le vulnerabilità del sistema o del software. Per evitare questo tipo di infezione, è fondamentale eseguire aggiornamenti periodici.
- Malvertising: riguarda annunci dannosi progettati per generare malware quando si fa clic su di essi. Questi annunci possono essere pubblicati su siti Web legittimi e possono essere difficili da distinguere dagli annunci legittimi.
Beep è solo uno degli ultimi arrivati, gli hacker hanno lanciato da tempo la loro sfida all’industria delle difese. Cosa arriverà domani?
Autore: Marco Marra