Patente a crediti, Re David (Cgil): “Serve un discorso generale su salute e sicurezza”
“Se non si combatte il lavoro precario, non si investono risorse, facciamo finta”
Politica (Roma). “Diciamo che è una ben piccola cosa se pensiamo che dopo la vicenda della Thyssen c’è stato il decreto 81 e il testo unico su salute e sicurezza e quest’anno ci sono state stragi da Brandizzo e Palermo, e poi Satnam Singh, e noi facciamo una patente a crediti e non a punti solo per l’edilizia. Che prevede che si può arrivare fino a 100 punti e che i cui risultati si vedranno quando finiranno i processi, quindi dopo anni. Noi chiediamo un tavolo generale sulla prevenzione nazionale e invece siamo costretti a ragionare su quel pezzettino che mettono nel decreto e si rifiutano di fare un discorso generale su salute e sicurezza. Si muore dove c’è il lavoro sfruttato quindi c’è un tema che riguarda la legislazione del lavoro, che riguarda la legge Bossi-Fini, se non si interviene con una legge sul lavoro facciamo finta”. Così Francesca Re David, segreteria generale Cgil, a margine del convegno “Una Repubblica fondata sul lavoro ‘sicuro” presso la sala del Refettorio della Camera. (Marco Vesperini/alanews)
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