Cgil, Landini: “Salvini vuol mettere in discussione diritto sciopero”
Il segretario nazionale: “Eventuale precettazione? Forzatura, ricorreremmo”
Cronaca (Firenze). Stamattina il segretario generale della Cgil Maurizio Landini è arrivato in Toscana per incontrare gli iscritti in vista delle elezioni interne delle Rsu. A margine dell’ultimo intervento a Firenze, Landini: “Non comprendiamo questa posizione della commissione, se non per rispondere ai diktat di Salvini che un giorno sì e un giorno no vuol mettere in discussione il diritto di sciopero. Trovo sinceramente che la motivazione che hanno portato non stia in piedi. Spiegare che dovremmo limitare il diritto di sciopero perché quel giorno lì ci sono troppe organizzazioni sindacali che proclamano lo sciopero generale, credo che sia sotto gli occhi di tutti la follia di questa motivazione. Secondo loro che dovremmo fare? Ogni organizzazione dovrebbe proclamare ogni dieci giorni uno sciopero generale? Dietro a questo, a partire anche dal decreto sicurezza, c’è un’idea di messa in discussione del diritto di sciopero: invece noi intendiamo proclamarlo. Va anche ricordato che, per tutelare la mobilità e i diritti dei cittadini, non devono bloccare gli scioperi: devono rinnovare i contratti, devono fare gli investimenti sul sistema dei servizi, sugli autobus, devono fare quelle cose che generalmente il ministro dei Trasporti non fa. Noi riconfermiamo lo sciopero di 8 ore anche per il Tpl e il trasporto aereo e un’eventuale precettazione dei lavoratori dei trasporti sarebbe una forzatura, per cui ricorreremmo contro questa cosa”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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