Rigopiano, uno dei parenti delle vittime: “Il prefetto deve rispondere anche di omicidio colposo”
Oggi l’udienza in Cassazione dove i giudici decideranno se confermare le 8 condanne
Cronaca (Roma). “Personalmente non mi ha aspetto più di tanto dopo le tante delusioni, c’è qualche speranza ma nulla di più. Alcuni addirittura dicono che la loro di speranza è quella di veder confermate le poche condanne che ci sono state fino ad ora. Quello che verrà in più ci prendiamo. Le sentenze? Non è quello che ci aspettavamo. Capisco che in Italia la giustizia non funziona così come dovrebbe però ci hanno un po’ maltrattati a noi”. Così Marcello Martella, padre di Cecilia Martella. “Ci aspettiamo che almeno la parte dei prefettizi venga rimandata all’Aquila perché è così palese. È stata accertata la condanna del prefetto per falso in atti pubblici, la massima autorità in Abruzzo è stata lui e ha mentito sull’apertura della sala operativa aprendola due ore prima della tragedia. Potevamo salvarli quei ragazzi. Non mi aspetto che risponda solo di quell’accusa ma almeno anche di omicidio colposo”. Gianluca Tanda, fratello di Marco Tanda, una delle vittime di Rigopiano. (Marco Vesperini/alanews)
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