Mentre le truppe ucraine lottano con una crisi di reclutamento, le autorità indagano su falsi certificati
Nella giornata di martedì 22 ottobre il presidente Volodymyr Zelensky ha convocato una riunione del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa per discutere dei “falsi certificati di invalidità dei funzionari degli enti statali” e apportare dei cambiamenti tra dirigenti della commissione centrale che si occupa di stabilire l’idoneità al servizio militare. Dopo aver svelato un ramificato sistema di corruzione, il Presidente ha chiesto al procuratore generale Andriy Kostin di assumersi le responsabilità politiche dello scandalo e, di conseguenza, di abbandonare la carica.
Dopo l’approvazione delle dimissioni da parte del Parlamento, Kostin ha pubblicato su X: “Il mio servizio come Procuratore generale è ufficialmente terminato, ma la ricerca della giustizia in Ucraina continua. Sono profondamente grato al Presidente dell’Ucraina per la sua fiducia e la sua leadership, ha unito la comunità globale attorno all’Ucraina e ai nostri valori condivisi di libertà e democrazia. Vorrei anche ringraziare tutti i nostri partner e amici – dagli Stati Uniti, al Regno Unito, all’Unione Europea, alle organizzazioni internazionali – che hanno sostenuto l’Ucraina nel nostro percorso di costruzione di una rete di responsabilità per i crimini internazionali della Russia. I miei più sinceri ringraziamenti vanno anche alle organizzazioni e agli esperti che lavorano in Ucraina, fornendo un supporto e un’esperienza inestimabili. Insieme, abbiamo fatto molto e abbiamo gettato le basi per numerosi processi cruciali che stanno plasmando il futuro del diritto internazionale. Sono fermamente convinto che #StandWithUkraine vedrà la nostra vittoria: il trionfo di un mondo governato dallo Stato di diritto rispetto allo Stato di forza”.
I servizi segreti ucraini (Služba bezpeky Ukraïny, o SBU) hanno dichiarato che stanno indagando su 64 funzionari delle commissioni di medici professionisti per presunti certificati illegali di invalidità e abuso di potere. Attraverso l’assegnazione di livelli di disabilità, le persone venivano registrate come disabili. Già più di 4.100 certificati che risultavano “non idonei” sono stati dichiarati non validi.
Dall’inizio dell’invasione russa, la legge prevede che tutti gli uomini ucraini di età compresa tra i 25 e i 60 anni possono essere arruolati. Solo in casi eccezionali, gli uomini tra i 18 e i 60 anni possono lasciare il Paese.
Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) ha rilevato che la popolazione dell’Ucraina si è ridotta di circa otto milioni di persone rispetto al 2022 e l’esercito ha grandi difficoltà nel reclutare nuovi soldati. Da mesi si discute sulla possibilità di una nuova legge sulla mobilitazione in quanto è emerso che una delle pratiche più diffuse per sfuggire ai reclutatori è il pagamento di tangenti.
Sul fronte opposto, la possibilità di invio di soldati nordcoreani in Russia è sempre più concreta. I servizi segreti della Corea del Sud riferiscono che 1.500 soldati nordcoreani sarebbero stati addestrati in Russia per essere schierati al fronte in Ucraina. Il due novembre il ministro degli Esteri nordcoreano, Choe Son Hui, ha affermato che il suo paese sosterrà la Russia finché non otterrà la vittoria in Ucraina.
Ora, Zelensky chiede al suo gabinetto una modifica al sistema di valutazione delle disabilità, introducendo il riesame dell’esenzione dalla leva entro tre mesi dalla loro emissione.