Tennis, Binaghi: “Non mi occupo di Coni ho cose più serie”
“Agli sport che non ottengono risultati suggerisco il nostro percorso, ripartire dalla povertà”.
Sport (Roma ). “Non mi occupo di Coni, ho cose più serie. Il nostro segreto? Eravamo talmente messi male che abbiamo dovuto impostare una federazione con criteri gestionali e principi sportivi rigidissimi. Altrimenti avremmo dovuto chiudere. Nel corso degli anni sono stati la chiave del successo. E abbiamo vinto tante volte: con le ragazze, risanando gli Internazionali d’Italia senza valore del prodotto, con l’idea del canale monotematico del tennis. In questi 24 anni qualunque indicatore è sano, in crescita. Agli sport che non ottengono risultati suggerisco il nostro percorso, ripartire dalla povertà con una classe giovane che doveva fare i conti con i rubinetti chiusi. La base doveva dimostrare di avere forza e volontà di cambiare e rilanciare il tennis. La necessità di ricostruire da zero è stata la nostra fortuna. La mia permanenza? Ogni giorno è lungo un anno per gioie, opportunità ed emozioni. Sono emotivamente distrutto, ipotizzavo qualcosa di simile a quanto successo. Ho seguito tutti i tornei che sono durato il triplo. Ancora più di Sinner, Paolini ed Errani ho bisogno di tirare il fiato, poi riprendo. Ce la faremo” (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)
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