Caso corpi nelle valigie, il legale di Elona: “Movente privo di riscontri”
D’Orzi: “Chiederemo l’assoluzione e la riforma della sentenza”
Cronaca (Firenze). Stamattina è arrivata al tribunale di Firenze Elona Kalesha, imputata in appello imputata per l’omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei coniugi Shpetim e Teuta Pasho, ritrovati in alcune valigie nel dicembre 2020 vicino il carcere di Sollicciano. L’avvocato di Elona, Antonio D’Orzi: “Abbiamo ricevuto un invito da parte della Corte d’Assise d’Appello. E su questo abbiamo fondato le nostre argomentazioni difensive. Il movente è stato completamente ignorato nella sentenza di primo grado ed è primo di riscontri. Molti parlano della presenza di soldi, ma nessuno li ha visti. Elona era quella che ha frequentato meno di tutti la coppia nei giorni precedenti l’omicidio. E’ Taulant che nei giorni successivi alla sua uscita dal carcere consente di escludere che Elona possa essere stata trovata da sola, rientrata nell’appartamento di via Fontana, luogo dal quale sono uscite le valigie con i resti delle povere vittime”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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