Giorno della memoria, Di Segni (Ucei): “Messaggi istituzioni siano attente e responsabili”
“Le frasi accusatorie che riceviamo sono le stesse che arrivano dai telegiornali”
Politica (Roma ). “Difficile concentrare in un giorno l’attività educativa da svolgere in un anno. Sottolineo messaggi a chi guida le istituzioni religiose, papa compreso. Le parole devono essere attente e di responsabilità. Attenzione a come si ripetono numeri, cifre e immagini in modo selettivo. Quella parte di pubblico che non ha strumenti per ricostruire realtà e storia, riceve un messaggio che poi diventa verità. Le frasi accusatorie che riceviamo sono le stesse che arrivano dai telegiornali. La banalizzazione di parole della Shoah sono usate in dialettica che non ha alcunché a che vedere con la Shoah. Questo vuol dire non aver capito nulla di quello sterminio e quel contesto. Ovviamente va stigmatizzato, non si legittimi antisemitismo come vissuto quotidiano”. Lo ha dichiarato Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)
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