Moussa Balde, l’avvocato: “Processo scoperchierà realtà su Cpr Torino”
“Ci auguriamo che struttura non riapra”
Cronaca (Milano).
“Abbiamo iniziato la fase dibattimentale di questo processo. Manca completamente tutta la parte istituzionale, Prefettura e Questura. Questo ci rammarica, perché noi siamo convinti che ci sia responsabilità degli odierni imputati, ma anche istituzionale nella modalità di gestione di quel luogo. Speriamo che si riesca a scoperchiare quello che veramente era il Cpr di Torino, che ci auguriamo che non riapra”. Così l’avvocato Gianluca Vitale, legale di Moussa Balde, a margine dell’evento “Gabbie – La violenza di Stato, dalla frontiera ai Cpr”, presso il circolo Arci Corvetto di Milano. Moussa Balde è un 23enne morto nel 2021 in isolamento nell’ospedaletto del Cpr di Torino. Pochi giorni fa si è aperto il processo sulla scomparsa, che vede rinviati a giudizio per omicidio colposo l’ex direttrice dell’ente gestore del CPR, Annalisa Spataro, e il responsabile medico. “Cpr è una struttura di detenzione che fa finta di non esserlo, in cui non c’è una regolamento penitenziario”, ha aggiunto. (Riccardo Sciannimanico/alanews)
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