Referendum, Landini: “Grave se politica indicasse di non votare”
“Parliamo di referendum che puntano a migliorare diritti e vita di chi ha bisogno di lavorare”
Cronaca (Milano). “Penso che sarebbe grave se le forze politiche, sia di governo sia di opposizione, anziché assumersi la responsabilità di dire cosa pensano su questi temi decidessero di indicare di non andare a votare. Sarebbe un ulteriore assalto alla democrazia”. Lo ha dichiarato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine dell’assemblea sui referendum a Milano. La Cgil ha infatti promosso cinque referendum abrogativi previsti tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025. Quattro di questi quesiti mirano a modificare la normativa sul lavoro, mentre il quito riguarda la legge sulla cittadinanza italiana. “Oggi è in discussione la libertà delle persone e questi referendum permettono di allargare i diritti delle persone” ha sottolineato il sindacalista. “Il voto cambia la tua condizione, se raggiunge il quorum. Noi stiamo parlando di referendum che puntano a migliorare diritti e la vita di chi per vivere ha bisogno di lavorare”, ha concluso. (Sebastiana Risso/alanews)
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