La recente eliminazione della Roma agli ottavi di finale dell’Europa League, ad opera dell’Athletic Bilbao, ha avuto ripercussioni non solo sul piano sportivo, ma anche su quello finanziario. Con soli circa 20 milioni di euro incassati dalla UEFA per la stagione in corso, le preoccupazioni relative al fair play finanziario del club giallorosso si fanno sempre più pressanti. Questa situazione richiede un’analisi approfondita delle implicazioni economiche e competitive per la squadra, che si trova a un bivio cruciale nel suo cammino verso la stabilità finanziaria.
L’impatto economico dell’eliminazione
L’uscita dalla competizione europea ha causato un danno significativo alle finanze capitoline. Sebbene i 20,1 milioni di euro ricevuti dalla UEFA rappresentino una cifra considerevole, è evidente che non bastano a risollevare le sorti di una società che mira a tornare ai vertici del calcio italiano, internazionale ed europeo. La somma è suddivisa in vari bonus, tra cui quelli per partecipazione e posizione in classifica, ma non è neppure lontanamente sufficiente rispetto ai potenziali introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions League, che potrebbe garantire più di 50 milioni di euro.
La questione del Settlement Agreement
Da ormai tre anni, la Roma è vincolata a una rigida politica di contenimento dei costi a causa del Settlement Agreement siglato con la UEFA. Questo accordo è stato concepito per affrontare il deficit accumulato durante la pandemia da Covid-19, un periodo che ha avuto ripercussioni devastanti su molti club, non solo italiani. Per rispettare i parametri imposti, la società deve:
- Limitare le proprie spese al 70% del fatturato.
- Contenere le perdite entro un massimo di 60 milioni di euro nell’arco del quadriennio.
Tuttavia, con l’attuale andamento della stagione, il rischio di superare tali limiti è concreto, creando una pressione crescente sulla gestione economica del club.
La corsa alla Champions League
L’eliminazione dall’Europa League non è solo una questione di incassi immediati, ma influisce anche sulla possibilità di partecipare alla Champions League nella prossima stagione, poiché chi vince l’Europa League ha garantito un accesso diretto alla massima competizione europea dell’anno successivo. La Roma si trova attualmente a competere per un posto tra le prime quattro della Serie A con altre formazioni come Juventus, Lazio, Bologna, Fiorentina e Milan. Ogni punto conquistato sarà cruciale per raggiungere questo obiettivo, che rappresenta una necessità vitale per la sostenibilità economica del club.
Conseguenze di un eventuale fallimento
Se la Roma dovesse mancare l’accesso alla Champions League, le conseguenze sarebbero gravi e immediate. La società rischierebbe di sforare i parametri del fair play finanziario, il che potrebbe portare a cessioni obbligate di giocatori chiave. Tra questi, il capitano Lorenzo Pellegrini e altri giovani talenti cresciuti nel vivaio, come Niccolò Pisilli, potrebbero essere messi sul mercato per garantire un saldo positivo al bilancio. Un caso emblematico è quello di Paulo Dybala, attualmente il calciatore più pagato della rosa; la sua cessione, per quanto dolorosa, potrebbe rivelarsi necessaria per ridurre il monte ingaggi e rispettare i vincoli economici.
La squadra si trova dunque in un momento cruciale della stagione. L’allenatore Claudio Ranieri ha il compito di motivare i giocatori non solo a ottenere risultati sul campo, ma anche a gestire una situazione economica sempre più complessa. Le prossime partite saranno decisive, e ogni sforzo per ottenere punti potrebbe fare la differenza tra la partecipazione alla Champions League e un futuro incerto.
In questo contesto, il supporto dei tifosi diventa un elemento chiave. La passione e l’entusiasmo del pubblico possono rappresentare un fattore determinante per la squadra, alimentando la motivazione dei calciatori e contribuendo a creare un ambiente favorevole. La Roma ha bisogno di tornare a brillare, non solo per le sue ambizioni sportive, ma anche per la sua stabilità finanziaria, che è ora più che mai a rischio.
Con l’avvicinarsi della finestra di mercato estiva, la Roma dovrà affrontare una sfida ulteriore. Se non riuscirà ad assicurarsi un posto in Champions League, le strategie di mercato potrebbero dover subire un cambiamento radicale. Le plusvalenze, ovvero i guadagni e gli utili derivanti dalla cessione di giocatori costati meno di quanto poi realmente incassato, diventerebbero una necessità imprescindibile per garantire un futuro economico sostenibile. La società dovrà quindi valutare attentamente quali giocatori mantenere e quali sacrificare sul mercato per bilanciare e far quadrare i conti.
Il cammino verso la stabilità economica e il ritorno ai vertici del calcio italiano ed europeo è irto di ostacoli, ma non impossibile. La Roma ha dimostrato di avere le risorse e il potenziale per competere a livelli elevati, ma ora è fondamentale che ogni aspetto, dalla gestione finanziaria alla motivazione della squadra, venga affrontato con la massima attenzione e serietà. La strada da percorrere è in salita, ma con un piano ben definito e il supporto incondizionato dei tifosi, la Roma può sperare di superare questa fase critica e tornare a lottare per i traguardi che merita.