Negli ultimi mesi, Tesla, l’azienda statunitense leader nel settore delle auto elettriche, ha suscitato un acceso dibattito in Germania per le sue pratiche lavorative, in particolare riguardo alla gestione degli stipendi dei dipendenti assenti per malattia. L’IG Metall, uno dei sindacati più influenti del paese, ha denunciato comportamenti considerati iniqui e controproducenti, sollevando preoccupazioni sul benessere dei lavoratori e sulla cultura aziendale all’interno della Gigafactory di Berlino.
Pratiche aziendali contestate
Secondo l’IG Metall, Tesla ha introdotto una politica controversa che richiede certificati medici retroattivi per i dipendenti assenti per malattia. Questo porta i lavoratori a rivelare le loro diagnosi, compromettendo la loro riservatezza medica. Inoltre, spesso lo stipendio viene trattenuto, senza tener conto delle soglie di pignoramento, e l’azienda, guidata da Elon Musk, sembra esercitare pressioni sui dipendenti, insinuando che le assenze potrebbero derivare da “debiti” per presunte “sovraretribuzioni”. Queste circostanze hanno spinto alcuni lavoratori a firmare accordi di risoluzione consensuale senza un adeguato periodo di riflessione, creando un clima di insoddisfazione e malcontento.
Ricorsi legali e tensioni sindacali
Nella Gigafactory di Berlino, che impiega oltre 11.000 persone, i membri dell’IG Metall ricorrono alla protezione legale circa 21 volte più frequentemente rispetto alla media nazionale. Questo dato evidenzia la gravità delle problematiche lavorative e la necessità di una maggiore protezione per i dipendenti. Tesla ha minimizzato la situazione, affermando che i casi di contenzioso sono limitati a circa una dozzina al mese, ma questa affermazione è stata contestata dal sindacato. Dirk Schulze, responsabile regionale di IG Metall, ha sottolineato l’urgenza di porre fine a queste pratiche, definendole “poco serie e disumane”. Le pressioni sui lavoratori non affrontano il problema dell’assenteismo in modo efficace e costruttivo.
Assenteismo e strategie aziendali
Un ulteriore fattore di tensione è rappresentato dall’assenteismo, che ha raggiunto un tasso significativo del 17% nella fabbrica tedesca. In risposta, la dirigenza di Tesla ha iniziato a effettuare visite domiciliari ai dipendenti assenti, senza preavviso. Questa strategia ha suscitato polemiche, ma ha portato a una riduzione dell’assenteismo, sceso al 9%. Tuttavia, ciò solleva interrogativi sulla legittimità e sull’etica di tali pratiche, mettendo in discussione l’approccio dell’azienda per migliorare il clima lavorativo.
Mercato automobilistico e sfide competitive
Le tensioni nella Gigafactory di Berlino si inseriscono in un contesto di sfide crescenti per Tesla nel mercato automobilistico tedesco. Nonostante l’aumento delle immatricolazioni di veicoli elettrici, Tesla ha visto una flessione della sua quota di mercato dall’inizio del 2025. Questa situazione è aggravata dalle critiche rivolte a Elon Musk per il suo supporto a partiti controversi, come l’AfD, nelle recenti elezioni parlamentari tedesche. Tali scelte politiche hanno influito negativamente sull’immagine dell’azienda e sulla percezione pubblica da parte dei consumatori tedeschi.