Milano, sospesa per 3 giorni licenza a cinque locali di corso Garibaldi
Una proprietaria alla riapertura: “Condomini preferiscono negozi di giocattoli”
Cronaca (Milano). “In questi ultimi giorni in corso Garibaldi si è verificata una situazione terrificante: cinque attività sulle sette coinvolte da un’ordinanza di giugno 2021, che vieta di vendere d’asporto dopo le 22 e di utilizzare i plateatici dopo le 24, in seguito a vari verbali ricevuti, sono state chiuse per tre giorni con sospensione della licenza, nonostante gli scritti difensivi abbiano dimostrato che l’articolo applicato sia troppo grosso per la nostra situazione”. A raccontarlo è Olimpia Di Matteo, proprietaria del bar Cimmino 104 in corso Garibaldi a Milano, uno dei locali chiusi con l’applicazione dell’articolo 100 del T.U.L.P.S., il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, riguardante casi di ‘tumulti o gravi disordini’. Di Matteo spiega che, nel suo caso, “c’erano 50 persone alle 0:18 a consumare cocktail sedute al tavolino, mentre nel caso del mio vicino (il locale Icebound di Roberto Cassina, ndr.), in una serata di giugno, c’erano 30 persone a consumare il gelato”. “Gli incontri col Comune”, continua, “sono singhiozzanti, i rapporti con i condomini inesistenti. C’eravamo offerti di ridurre gli orari nei giorni feriali, ma loro hanno risposto che preferirebbero negozi di giocattoli”. Ora che i 3 giorni sono trascorsi i locali hanno riaperto, ma Di Matteo ammette che hanno paura di chiudere di nuovo e definitivamente, ma affrontano il periodo “lavorando, seriamente e onestamente”. (Riccardo Sciannimanico/alanews)

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