Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente sollecitato la sospensione delle forniture di armi all’Ucraina, legando tale richiesta al cessate il fuoco proposto dal presidente statunitense Donald Trump, con il quale il leader russo avrà un colloquio telefonico nel corso della giornata odierna (martedì 18 marzo 2025). Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Bloomberg, fonti vicine alla questione hanno rivelato che la Russia sta cercando di ottenere una moratoria totale sugli aiuti militari destinati a Kiev. Questa richiesta è stata formalizzata in un incontro tra un inviato di Trump e funzionari russi, con Putin che ha chiaramente indicato che la cessazione delle forniture di armi rappresenta un prerequisito fondamentale per la firma di un accordo di cessate il fuoco.
La richiesta di Mosca
L’intento di Mosca di fermare l’invio di armi all’Ucraina solleva interrogativi significativi riguardo alla sicurezza e alla stabilità della regione. Un alto funzionario europeo ha sottolineato che l’Europa è estremamente riluttante ad accettare questa richiesta, poiché una simile decisione potrebbe favorire la Russia, permettendole di riarmarsi mentre all’Ucraina verrebbe negata la possibilità di farlo. Questo scenario potrebbe alterare l’equilibrio di potere nel conflitto, lasciando Kiev in una posizione di vulnerabilità.
Il conflitto in Ucraina ha visto un crescente supporto militare da parte dei paesi occidentali, in particolare degli Stati Uniti. Secondo dati forniti dal Congressional Research Service, gli Stati Uniti hanno approvato oltre 20 miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari per l’Ucraina dal 2014 ad oggi, un segno tangibile del supporto internazionale per la sovranità ucraina contro l’aggressione russa.