Un uomo di cinquant’anni, originario di Genova, è stato denunciato dalla polizia di Piacenza per aver raggirato una donna vedova, riuscendo a farsi versare circa 100mila euro. La truffa è emersa grazie alla segnalazione di alcuni impiegati di un ufficio postale, preoccupati per i trasferimenti di denaro effettuati dalla vittima a favore dell’uomo.
La vicenda della truffa
La situazione ha preso avvio quando la polizia di Piacenza ha ricevuto una segnalazione da parte di addetti di un ufficio postale che avevano notato un’attività sospetta. La donna, rimasta vedova da poco, stava effettuando trasferimenti di denaro ingenti all’indirizzo di un uomo, senza apparente giustificazione. Gli agenti hanno avviato un’indagine, scoprendo un piano ben orchestrato dal cinquantanovenne, il quale aveva sfruttato la vulnerabilità emotiva della donna per raggirarla.
L’indagine ha rivelato che l’uomo, con l’aiuto di una complice, aveva avvicinato la donna promettendole amore e un futuro insieme. La manipolazione psicologica ha avuto inizio poco dopo il primo incontro, durante il quale il truffatore si è presentato come un uomo affascinante e premuroso. L’anziana, in cerca di conforto dopo la perdita del marito, è stata facilmente attratta da queste attenzioni.
Le modalità della truffa
L’uomo ha iniziato a chiedere somme di denaro per vari motivi, utilizzando scuse plausibili per costruire una rete di fiducia. Le indagini hanno accertato che nel corso del tempo la donna ha effettuato trasferimenti per un totale di circa 100mila euro. I pagamenti sono stati giustificati da pretesti come:
- Spese mediche
- Aiuti per la sua attività lavorativa
- Promessa di un viaggio romantico
La situazione è diventata sempre più grave, dato che la donna ha iniziato a svuotare i propri risparmi e a indebitarsi pur di soddisfare le richieste del raggiratore.
Azioni delle autorità
La polizia ha in seguito rintracciato il cinquantanovenne e ha raccolto prove sufficienti per procedere legalmente. È emerso che l’uomo aveva già precedenti penali per truffe simili, e la sua complice, che ha assistito nella realizzazione del piano, è attualmente ricercata. Gli investigatori hanno anche esaminato altre potenziali vittime, poiché la modalità di operare dell’uomo non era unica e potrebbe aver colpito altre persone in situazioni di vulnerabilità.
La Questura di Piacenza ha emesso un provvedimento di divieto di dimora per l’uomo e un divieto di avvicinamento alla vittima, implementato tramite braccialetto elettronico. Le autorità hanno sottolineato l’importanza della prevenzione in casi simili, raccomandando alle persone di segnalare comportamenti sospetti, soprattutto quando coinvolgono anziani e individui in situazioni emotivamente fragili.
In Italia, il fenomeno delle truffe agli anziani è in crescita, con sempre più casi di frodi perpetrate da individui che approfittano della solitudine e della vulnerabilità delle vittime. Le forze dell’ordine, insieme ad associazioni di volontariato, stanno intensificando gli sforzi per educare la popolazione, specialmente le persone più anziane, sui rischi e sulle modalità di raggiro più comuni.
La denuncia di questo caso specifico rappresenta non solo un importante passo verso la giustizia per la vittima, ma anche un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggere i più vulnerabili da simili abusi. La polizia invita chiunque sospetti di essere vittima di una truffa a contattare le autorità competenti, affinché possano intervenire tempestivamente, evitando ulteriori danni.