“Per prima cosa ho incontrato il capo di gabinetto del Ministro dell’Interno italiano, per farmi spiegare cosa abbiamo fatto di male. Perché con lui ho firmato il codice di condotta e ho bisogno che qualcuno mi spieghi cosa abbiamo fatto di male”. A margine di una conferenza stampa al Parlamento Europeo, sono state queste le parole di Oscar Camps, il fondatore della Proactiva Open Arms, l’Ong al centro in questi giorni della cronaca internazionale per la sua nave che la Procura di Catania ha sottoposto a sequestro. “Non vogliamo rendere le cose più complicate – ha detto – né riempire l’Italia di migranti illegali. Quando ci diranno di portarli a Malta o in un altro porto sicuro europeo, noi lo faremo. Noi cerchiamo di facilitare le cose e di evitare le morti in mare. E continueremo a farlo”.
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