Le esportazioni ad altri Stati Ue rischiano un danno indiretto
Il governo statunitense ha deciso di imporre dazi sulle esportazioni greche, colpendo un mercato crescente per i prodotti ellenici. Seve prevede un calo delle esportazioni, specialmente per la feta e altri prodotti come olio d’oliva e olive, influenzando anche partner europei come Germania, Italia e Francia.
La decisione del governo statunitense di introdurre nuovi dazi rappresenta un grave colpo per le esportazioni greche, proprio mentre il mercato americano stava acquisendo un’importanza crescente per i prodotti ellenici. Secondo quanto riportato dal quotidiano Kathimerini, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono previste in aumento, raggiungendo i 2,411 miliardi di euro nel 2024, il che farebbe degli Stati Uniti il quinto mercato di destinazione per i prodotti greci.
Impatti diretti sulle esportazioni
Il primo impatto diretto sarà l’aumento dei prezzi dei beni greci, che diventeranno meno competitivi per i consumatori americani. Questo fenomeno colpirà in particolare il mercato della feta, un prodotto simbolo della Grecia, che già oggi rappresenta una fetta significativa delle esportazioni verso gli Stati Uniti. Ma non solo: anche le olive, il cemento, l’olio d’oliva e le pesche in scatola sono tra i prodotti a rischio, nonostante le speranze dei produttori di ottenere esenzioni per alcuni di essi.
Conseguenze indirette per il mercato europeo
Il secondo colpo, come sottolinea Alkiviadis Kalampokis, direttore dell’Associazione greca degli esportatori (Seve), sarà indiretto. Questo “danno collaterale” riguarderà il potenziale calo delle esportazioni verso i principali partner commerciali della Grecia in Europa. Attualmente, il 65% delle esportazioni greche è destinato ai Paesi membri dell’Unione Europea, e l’aumento dei dazi statunitensi avrà effetti benefici anche su economie come quella di Germania, Italia e Francia, che già risentiranno della minore competitività dei prodotti greci.
Previsioni economiche e strategie future
Uno studio recente della Banca Nazionale di Grecia ha stimato che un incremento generalizzato dei dazi del 10% sulle esportazioni dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti potrebbe tradursi in una diminuzione delle esportazioni greche totali di circa l’1,7% in termini reali, con un impatto negativo sul PIL della Grecia stimato in uno 0,4% cumulativo fino alla fine del 2026. Questo scenario preoccupante richiede una riflessione profonda sulle strategie da adottare da parte dei produttori greci e delle istituzioni per mitigare l’impatto di queste misure protezionistiche.