È partita da Brindisi la nave della Marina militare Libra, trasportando 40 migranti verso Gjader, in Albania. I cittadini di diverse nazionalità erano nel Cpr di Brindisi e il governo italiano ha avviato il trasferimento dopo l’approvazione di un decreto per regolarizzare la situazione.
Oggi, venerdì 11 aprile 2025, un’importante operazione di rimpatrio ha avuto luogo dalla base navale di Brindisi. La nave della Marina militare Libra ha trasportato 40 migranti destinati al centro di permanenza e rimpatrio di Gjader, in Albania. Questi migranti, provenienti da diverse nazionalità, erano stati recentemente accolti nel Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Restinco, a Brindisi. La decisione di trasferirli in Albania è stata presa dal governo italiano, seguendo l’approvazione di un decreto datato 28 marzo 2025.
Il decreto per il trasferimento dei migranti
Il decreto approvato ha ampliato le possibilità di trasferimento, includendo non solo i richiedenti asilo intercettati in mare, ma anche i migranti irregolari per i quali il questore ha emesso un decreto di espulsione, successivamente convalidato da un giudice. Questa misura è parte di una strategia più ampia del governo italiano per gestire i flussi migratori e garantire un rimpatrio più efficiente.
Politiche migratorie italiane
I migranti a bordo della Libra rappresentano un aspetto significativo delle politiche migratorie italiane, sempre più orientate verso una gestione centralizzata dei flussi. Il centro di Gjader, inaugurato nel 2021, è stato concepito per ospitare i migranti in attesa di rimpatrio, cercando di garantire diritti e dignità ai trasferiti. Tuttavia, le politiche di rimpatrio e le condizioni dei CPR sono oggetto di dibattito, con diverse ONG che esprimono preoccupazioni riguardo alla protezione dei diritti umani.
Collaborazione internazionale e futuro delle operazioni di rimpatrio
Le operazioni di rimpatrio, che coinvolgono anche la cooperazione con altri paesi europei, sono destinate a intensificarsi nel prossimo futuro. Il governo italiano ha sottolineato l’importanza di collaborare con le nazioni di origine dei migranti per facilitare il ritorno e migliorare le condizioni nei paesi di partenza. Questi sviluppi si inseriscono in un quadro internazionale complesso, caratterizzato da flussi migratori crescenti e da sfide umanitarie significative.
In questo contesto, il trasferimento dei migranti a Gjader rappresenta non solo una risposta alle esigenze di sicurezza nazionale, ma anche un tentativo di affrontare in modo sistematico le questioni legate all’immigrazione irregolare. Le autorità italiane continueranno a monitorare la situazione, mentre si prevede un aumento delle partenze e degli arrivi nelle prossime settimane.