Coronavirus, Chiara: “In Belgio nessuna misura, sta al singolo”
“Discriminazione? Battute diverse, da mafia a virus”
POLITICA (Bruxelles). “Abbiamo la sensazione di sapere come va a finire il film e di non poterci fare niente. Molti di noi stanno provando ad avvisare i colleghi, ma non veniamo creduti perché le persone tendono a sottovalutare. Per quanto riguarda le iniziative, finora non ci sono direttive dall’alto. E’ tutto un po’ lasciato all’iniziativa del singolo. La tendenza sembra quella di non fare tantissimi tamponi. Sono abbastanza fiduciosa del fatto che quando le misure saranno prese, saranno applicate. Dell’Italia mi è piaciuto molto come il governo si sta comportando. Tutto quello che è negativo attiene al comportamento del singolo. Il problema è che qui non è stato ancora fatto niente, ma ho fiducia che se qualcosa verrà fatto la popolazione si adatterà”. Questa la testimonianza di Chiara De Caro, italiana che vive a Bruxelles dal 2006. E sulla discriminazione dice: “Siamo passati dalle battute sulla mafia a quelle sul Coronavirus, ma niente di più”. (Giulia Torbidoni/alanews)
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