Coronavirus, Michele: “Orgoglioso dell’Italia, sento Inno anche da Budapest”
“In Ungheria stato emergenza, timore per contagio massa”
POLITICA (Bruxelles). “In Ungheria c’è lo stato di emergenza dall’11 marzo. Il timore è che arrivi anche qui il contagio di massa. Si sta costruendo un ospedale da campo a 150 Km da Budapest. Per ora si punta a consigliare le persone. La sanità lascia un po’ a desiderare: ci sono solo 2mila respiratori. Ci sono molti infermieri volontari. Ci sono italiani rimasti bloccati, raccolgono firme per chiedere alla Farnesina un volo di rientro. Molti provvedimenti presi sono simili a quelli italiani: sono sospesi i mutui. Alcuni lavoratori della ristorazione e del turismo sono tutelati: è sospeso il pagamento dei contributi da pagare allo Stato per i dipendenti. Sono orgoglioso che l’Italia abbia preso da subito dei provvedimenti e abbia cercato di sensibilizzare il resto d’Europa. L’inno lo sentiamo anche da lontano”. Questa la testimonianza da Budapest di Michele Sità, italiano che vive da 18 anni in Ungheria. (Giulia Torbidoni/alanews)
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