Coronavirus, Michele: “In Romania, persone in quarantena nel mio hotel”
“Crollo prenotazioni, ora ospito chi entra nel paese ed è posto sotto controllo”
POLITICA (Bruxelles). “In Romania da due settimane ci sono restrizioni totali. Io ho un hotel che ho messo a disposizione per la quarantena. Le prenotazioni sono crollate e ho cercato di trovare una alternativa. Attualmente abbiamo 100 persone: le persone non possono uscire per 14 giorni e noi diamo vitto e alloggio. Tutti i giorni vengono a prendere la temperatura. Fino ad ora non abbiamo alcun caso di sintomi. (In generale, ndr) la gente ti evita. Tutti camminano con la maschera, sembriamo degli astronauti, ed è cambiato il modo di interazione tra le persone. I primi giorni c’è stato panico, ma poi tutto è rientrato e c’è ordine. Io vivo in Romania, ma tutte le sere mi guardo il telegiornale italiano. Questa chiusura così forte la ammiro e non pensavo che gli italiani reagissero così bene. Dico di tenere duro, specie al sud, per dimostrare al nord che non siamo quello che loro pensano”. Dalla città di Craiova è questa la testimonianza di Michele Cocca che vive in Romania da 14 anni. (Giulia Torbidoni/alanews)
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