Coronavirus, affittacamere in ginocchio: “Anche colpa di booking ed expedia”
“Misure per il nostro comparto inesistenti, saremo costretti a licenziare”
(Napoli). “Siamo fermi dal 1° marzo e chi ci ha penalizzato tanto sono stati proprio booking ed expedia che si sono mossi solo a tutela dei clienti. Avremmo potuto rimborsare i clienti con dei voucher e invece ci è stato imposto il rimborso monetario. Io ho 15 dipendenti e sono stato costretto a metterli in cassa integrazione. Al momento non c’è alcuna movimentazione delle prenotazioni se non per settembre ma a prezzi bassissimi. Il governo dovrà pensare seriamente anche al nostro comparto perchè al momento non c’è alcuna misura. Abbiamo solo la possibilità di contrarre altri mutui. E comunque le banche fanno pressing per non concederli questi prestiti. Noi abbiamo bisogno subito di liquidità perchè una struttura, sia piccola che grande, può reggere al massimo 3 o 4 mesi così”. Così Polo De Clemente, titolare di Cla. Pa. group, catena di affittacamere napoletana (Luca Leva/alanews)
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