Coronavirus, a Torino arriva la Portineria di Comunità
“Per ora è un luogo virtuale dove mettere a disposizione di chi è solo le competenze”
(Torino). “La Portineria di Comunità è un luogo, per ora virtuale, ma che sarà reale, dove si ritrovano le fasce più fragili e chi soffre di solitudine. Abbiamo bisogno di aiuto, stiamo tentando di mettere insieme l’offerta”. A spiegare il nuovo progetto, nato a Torino ai tempi del Coronavirus ma pensato anche per la normalità, è Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare. “Il Comune di Torino ha finanziato il progetto, il portierato di quartiere era una delle linee del programma di questa Giunta” aggiunge l’assessore alle Pari Opportunità a Torino Marco Giusta. “Oggi c’è bisogno di tempo, ci sono persone che in questo momento hanno le competenze che ci servono, persone che hanno perso il lavoro, o straniere. Queste diventeranno i portinai di comunità” prosegue Damasco. “Il tema della solitudine sta emergendo continuamente, questa portineria risponde a questa necessità” conclude l’assessore. (Sara Iacomussi/alanews)
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