Coronavirus, Poppella: “Aiuto i miei dipendenti per combattere gli usurai”
“Aspetto per la riapertura, meglio un po’ di prudenza in più”
(Napoli). Ci stiamo organizzando perchè credo che la fase 2 sarà molto lunga. Mi dispiace non aprire il 27 ma non voglio mettere dipendenti e clienti a rischio. È meglio aspettare un altro po’ per organizzarsi meglio. Finché non aprirò a Napoli non manderò niente a nessun cliente, neanche a Milano e a Venezia. Ripartiamo tutti insieme. Economicamente non sono recuperabili questi mesi ma almeno siamo qui a parlarne. Io ho perso un amico di 40 anni che ha lasciato la moglie con due bambini e non abbiamo neanche potuto salutarlo. I mie dipendenti? Nessuno resterà a casa. Sto per aprire il terzo punto vendita a Napoli e faranno tutti i turni. Sto aiutando i miei dipendenti che hanno famiglia e non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione per evitare che si rivolgano agli usurai”. Così Ciro Scognamiglio (Poppella), noto pasticciere napoletano, inventore del “fiocco di neve” (Luca Leva/alanews)
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