Coronavirus, doni alimentari e video-preghiere live: così cambia il Ramadan
Cena di rottura del digiuno consegnata gratis a musulmani e non: reportage da Moschea di Centocelle
(Roma). “Durante il Ramadan al calar del sole qui facciamo un pasto caldo per 250 persone, ma vista l’emergenza Covid-19 abbiamo pensato di dare il materiale per cucinare”, così Odeh Abdilbaset, responsabile del pasto della misericordia nella Moschea Al Huda di Centocelle. “Raccogliamo le offerte alimentari e nel pacco mettiamo la quantità per 2/3 giorni” per tutte le famiglie bisognose del vicinato della Moschea, islamiche e non. “Vengono da 90 a 110 persone al giorno”, dice Zeinab Mohamed, presidente dell’Associazione Culturale Islamica di Al Huda. “È un Ramadan particolare, la Moschea è chiusa e non si può pregare. Stiamo comunicando con la comunità tramite i social”, spiega l’Imam Mohamed Ben Mohamed. Preghiere live, video-lezioni e video chiamate con i familiari per condividere la rottura del digiuno, momento di solito comunitario. “Covid è l’opposto del Ramadan che è stare insieme” spiega il signor. Hassnein con la figlia Manar dopo la videochiamata con i parenti. (Roberta Benvenuto/alanews)
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