Coronavirus, testimonianza di Nadia: “In Brasile manca coordinamento federale”
“Non abbiamo test, a San Paolo è difficile tenere le persone in casa”
POLITICA (Bruxelles). “In Brasile abbiamo non solo il Coronavirus, ma anche una crisi politico-economica. Non abbiamo un coordinamento a livello federale di tutti gli Stati, che arrivi dal Presidente della Repubblica e dai suoi ministri. Ora abbiamo un ministro della Salute che è un militare. Per numero di casi il Brasile è il terzo, San Paolo è l’epicentro dei casi. Non abbiamo i tamponi. Non c’è il lockdown, a San Paolo stanno cercando altre modalità per tenere le persone a casa. Se l’obiettivo è avere a casa il 70% delle persone, qui non si riesce a superare il 50%. Hanno anticipato tutte le feste dei prossimi mesi, ad esempio. Oppure hanno stabilito la regola delle targhe alterne per uscire di casa, ma le persone poi prendevano i mezzi pubblici. Peggio pure”. Questa la testimonianza da San Paolo, in Brasile, di Nadia Fossa, traduttrice e consulente brasiliana per aziende italiane. (Giulia Torbidoni/alanews)
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