Alitalia, Lamberti: “Ok 3 miliardi dallo Stato, ma ora serve un piano”
“Tenuta in vita ‘drogata’: dal 2009 bilanci in rosso”
ECONOMIA (Roma). [sc name=”jwplayer” IdVideo=”MnhMj0Ek-Waf8YzTy”]
ECONOMIA (Roma). Discorso molto complicato per Alitalia, che continua a produrre bilanci estremamente negativi dal 2009, senza aver mai dato prova di risalita nemmeno quando, nel 2014, Etihad entrò nella governance della compagnia di bandiera o quando, nel 2008, l’allora premier Berlusconi annunciava una cordata di imprenditori (CAI) che ne avrebbe rilanciato il brand grazie alla privatizzazione. Niente di tutto questo è accaduto, e la newco annunciata dal Ministero allo Sviluppo Economico, con Ferrovie dello Stato azionista di riferimento, naviga da tempo fra i dossier di Patuanelli e del Governo senza un’apparente prospettiva di realizzazione.
A proposito di prospettiva, il Prof. Lucio Lamberti, nella puntata odierna di “Pillole di Economia”, sottolinea come in tutti questi anni sia mancato proprio un piano strategico a ‘lunga gittata’, con il risultato che da compagnia di bandiera presente nei cieli di mezzo mondo con la livrea tricolore Alitalia si è tramutata in uno stipendificio con porte scorrevoli per manager di passaggio e proclami mai rispettati.
Lamberti benedice la nuova iniezione di 3 miliardi messa in campo dallo Stato, ma mette in guardia il governo: “Senza un piano strategico, sarà l’ennesima dose di droga rifilata a un’azienda da quasi vent’anni dormiente e incapace di riconoscersi all’interno del mercato”.
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