Il sindacalista Soumahoro si incatena a Villa Pamphilij: “Non possiamo respirare”
“Sciopero della fame perché governo non ascolta nostro grido di dolore”
CRONACA (Roma). “E’ uno sciopero della fame, perché il governo non ascolta il grido di dolore delle persone. Chiediamo un piano nazionale per l’emergenza lavoro, la riforma della filiera agricola con l’adozione di una patente del cibo per consentire alle persone di mangiare un cibo eticamente sano e una riforma delle politiche migratorie, con la regolarizzazione di tutti gli invisibili e la cancellazione dei decreti sicurezza. Non riusciamo più a respirare, basta: chiediamo risposte”. Lo ha detto il sindacalista Aboubakar Soumahoro, incatenatosi a Villa Pamphilij nei pressi della sede in cui sono in corso gli Stati generali dell’economia. (Andrea Corti/alanews)
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