Codogno, sul diamante della città torna a risplendere il Baseball
Riparte, tra commozione e gioia, la stagione sportiva nel paese simbolo del Coronavirus
SPORT (Codogno). “Oggi non conta il risultato, vogliamo solo tornare a goderci il baseball come facevamo prima del Coronavirus”. Sono queste le parole emozionate di un appassionato sostenitore dei “Giaguari” del Codogno Baseball che finalmente, dopo quasi sei mesi, torna allo stadio per vedere la squadra della sua città giocare il derby contro i rivali del Piacenza. Uno stadio ancora semivuoto: le ordinanze non permettono ancora al pubblico di assistere sugli spalti. Ma oggi non conta nemmeno quello, perché “in questa giornata si realizza un sogno”, racconta con un groppo in gola Andrea Marcon, presidente della Federazione Italiana Baseball e Softball. Sul monte del lanciatore per la prima palla del derby sale Francesco Passerini, sindaco della città, che tradito dall’emozione sbaglia la prima palla: “Sembrano passati anni da quando tutto è iniziato e invece sono solo pochi mesi”. Gli fa eco Carlo Galleani, coordinatore infermieristico dell’Ospedale di Codogno, che ricorda quei mesi come “un incubo che non dimenticheremo mai e che ci porteremo sempre nel cuore”. Un incubo che non ha risparmiato nemmeno i giocatori: “Questi ragazzi porteranno cicatrici che difficilmente saranno rimarginate ma che serviranno loro per diventare uomini migliori”, racconta Ettore Finetti, team Manager dei Jaguars. Forse lo sport non potrà da solo guarire le ferite, ma il grido “forza Codogno” all’ingresso in campo della squadra e la gioia dei ragazzi sul diamante di gioco, hanno regalato, anche solo per nove inning, un po’ di luce ad un’intera città. (Luca Perillo/alanews)
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