Cc ucciso, parla il fratello di Cerciello: “Mario uomo esemplare. Vogliamo giustizia”
Paolo parla per la prima volta: “Amava l’Arma. Morte difficile da accettare. L’ergastolo? Si”
(Roma). “Stiamo seguendo tutta la parte del processo, stanno facendo un ottimo lavoro. È un po’ difficile da accettare tutta la situazione. Sembra ieri, non sembra vero tutto ciò”, ad un anno dall’omicidio queste sono le prime parole di Paolo Cerciello Rega, il fratello del carabiniere ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio. “La realtà è questa. È difficile da accettare, però dobbiamo andare avanti”, segue visibilmente commosso. “Cosa chiediamo? Giustizia. Non abbiamo più mio fratello. L’ergastolo? Sicuramente, si”, risponde ai giornalisti. “Mi hanno chiamato di notte dicendo che era successa una cosa a mio fratello. Per strada ho capito che era qualcosa di serio, ma non pensavo ad una cosa del genere”, ricorda. I due americani accusati dell’omicidio vi hanno contattato? “No, mai”. Sull’audio ascoltato oggi in aula della chiamata tra il carabiniere Cerciello e la centrale operativa dice: “Mi ha fatto del male” (Roberta Benvenuto/alanews)
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