Rsa, la storia di Rossella: “Mio padre non è morto per il Covid ma per colpa del Covid”
“Aveva bisogno dei nostri abbracci non potendo vederci si è lasciato andare”
(Roma). “Ha retto fino alla fine come un leone ma poi si è lasciato andare”. Rossella, romana, è una delle tante persone ad aver perso il padre ricoverato in una Rsa. Affetto da demenza senile, con patologie pregresse, si è trovato isolato dalle procedure anti covid non potendo più vedere i figli e i nipoti. “Affetto da demenza senile si era aggravato dopo il Covid, mi fa male non essergli stata vicina fino alla fine, non ho potuto andare all’ospedale, non ho potuto stargli vicino come gli avevo promesso. Non è morto per colpa del Covid ma per il Covid. L’ultima volta l’ho sentito due settimane fa, aveva bisogno di essere toccato, abbracciato, baciato. Sentire la presenza dei figli, tolta quella per lui non c’era più motivo di vivere”. Si doveva pensare ad un protocollo che consentisse in questi casi di continuare gli incontri. Essere presenti per loro avrebbe fatto la differenza ma ci rispondevano sempre che non si poteva” (Jennifer Caspani/alanews)
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