Migranti, no-profit Still I Rise: “Pandemia ha deteriorato situazione”
“Se non fosse per le Ong, a Samos saremmo in condizioni peggiori”
POLITICA (Bruxelles). “Samos è uno dei 5 hotspot delle 5 isole greche vicine alla Turchia. Le persone che arrivano sono fondamentalmente intrappolate in queste isole molto piccole, in hotspot sovraffollati. Quello di Samos è stato creato per 648 persone e ci sono stati picchi di 8 mila persone. Fuori dell’hotspot c’è la giungla, la foresta dove le persone si trovano un posto. Queste situazioni sono sistematiche e non sono mai migliorate. Se non fosse per alcune Ong saremmo in condizioni peggiori: l’acqua ad esempio è stata portata da una Ong. La pandemia ha deteriorato la situazione e noi avevamo chiesto l’evacuazione. Le persone non potevano andare dal medico perché la zona di isolamento era proprio davanti all’ufficio del medico. Il campo è stato messo in lockdown, ma contemporaneamente la Grecia d’estate apriva ai turisti. Quindi c’è stata una scelta politica tra come trattiamo i campi profughi e come i turisti”. Così Giulia Cicoli direttrice programmi dell’organizzazione no profit Still I Rise. (Giulia Torbidoni/alanews)
Se non sei abbonato e vuoi acquistare questo video clicca qui