Turismo, Federalberghi: “Passaporto vaccinale speranza per ripartire”
De Gregorio: “Non è discriminatorio, se introdotto ripresa del 30%”
ECONOMIA (Roma). “L’ipotesi dell’introduzione di un passaporto vaccinale rappresenta per noi albergatori la speranza di ripartire in tempi rapidi. Molti Paesi sono avanti a noi come numeri di vaccinazioni e possono pensare a programmare vacanze per l’estate. Noi siamo allo stremo. Il passaporto vaccinale non è discriminatorio, prima o poi saremo vaccinati tutti. Il passaporto può funzionare bene in quei Paesi come l’Inghilterra e Israele, che sono più avanti di noi nella campagna vaccinale. Dobbiamo avere una data per ripartire: è chiaro che si ripartirà con percentuali molto più basse rispetto al 2018 o al 2019. Se fosse introdotto il pasaporto vaccinale mi aspetto una ripresa del movimento turistico del 30% rispetto ai valori pre-pandemia, e questo ci aiuterebbe a mettere in moto tutto il meccanismo. Abbiamo avuto una perdita dell’83% tra 2019 e 2020. A gennaio-febbraio la perdita è stata del 98%. Qualche richiesta di prenotazione arriva, molte delle quali dagli Usa e dal mercato anglofono. La nostra categoria vorrebbe avere un canale preferenziale per le vaccinazioni, per dare un’immagine ancor più di sicurezza del nostro paese”. Lo ha detto Antonella de Gregorio di Federalberghi Roma a proposito della proposta dell’introduzione di un passaporto vaccinale per garantire gli spostamenti in sicurezza.
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