(Milano). “A bordo della nave Aquarius ci sono più di 600 persone e sono state bloccate. Non ci sono giustificazioni per bloccare persone, per mettere a rischio la vita di esseri umani e io vi chiedo: come vi sentireste se sulla nave ci fosse un vostro caro? Sicuramente non rimarreste lì a guardare e a non fare niente. Io invece sono qui, non faccio niente, mi sento impotente, mi sento male, mi manca quasi il respiro. Come tutte le volte in cui mi sono sentita dire ‘tornate a casa vostra, siete troppi’. Io mi chiedo, come tutte le mattine, devo cambiare il colore della mia pelle per essere accettata? Devo rinnegare le mie radici perché smettiate di trattarmi come un essere umano di serie b? Oggi mi sento proprio inutile. Anche noi siamo esseri umani. Più passa il tempo, più cresce la mia paura di non sentirmi mai a casa mia da nessuna parte”. Queste le parole di Sandrine, assistente sociale intervenuta durante la manifestazione ‘Apriamo i porti’, organizzata da ‘Insieme senza muri’. (Niccolò Lupone/alaNEWS)
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