Turchia, Gozi: “Condivido parole Draghi, ora seguano fatti”
“Europei subiscono Erdogan perché non hanno politica migratoria comune”
POLITICA (Bruxelles). “La dichiarazione del premier Mario Draghi non è uno scoop: chi è Erdogan (il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ndr) lo sappiamo tutti, e si può essere autoritari anche passando dalle elezioni. La novità è che finalmente Roma dica chi è la Turchia, perché finora l’Italia era il Paese più filo-turco. Il punto è se dobbiamo parlare con persone come Erdogan o no? Come europei dobbiamo farlo. Per un motivo che si chiama immigrazione. Ma dobbiamo essere esigenti, a maggior ragione quando si tratta di un Paese membro della Nato e del Consiglio d’Europa. Io spero che a queste parole seguano dei fatti. Gli europei stanno in parte subendo Erdogan perché non hanno ancora sviluppato vere politiche migratorie comuni di controllo delle frontiere esterne, di cooperazione con i Paesi di origine e di transito, di rimpatri e di vera solidarietà tra i Paesi UE. Finché saremo divisi su questi punti, subiremo l’influenza dei nostri vicini”. Così l’eurodeputato di Renew Europe, Sandro Gozi. (Giulia Torbidoni/alanews)
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