Ndrangheta in Toscana, Scalia della commissione antimafia: “Si è agito troppo tardi”
“Camminiamo su una terra inquinata, capire dove sta questa schifezza non è facile”
CRONACA (Firenze). Renato Scalia, membro della Fondazione Caponetto e della Commissione nazionale antimafia interviene sulle indagini sull’infiltrazione di ndrangheta in Toscana e lo sversamento di rifiuti tossici: “Noi camminiamo su terra inquinata, le falde acquifere vengono inquinate anche se l’autostrada è distante dalla città. È normale che se te metti rifiuti inquinanti sotto terra, il rischio c’è per tutti. Bisogna iniziare ad aprire gli occhi. Ora è troppo tardi perché riuscire ad andare a vedere dove è sotterrata tutta questa schifezza non è semplice. Come fondazione Caponnetto è dal 2012 che ci battiamo per queste cose, dopo che l’ex procuratore nazionale antimafia aveva lanciato l’allarme. L’eco mafia è nata qui in Toscana perché sono stati fatti gli accordi di Viareggio. Ci sono cognomi che continuiamo a rileggere costantemente perché il problema in Italia è che chi inquina spesso non paga per quello che ha fatto. Io li metto sullo stesso piano dei camorristi”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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