Teatro, Barbareschi: “L’Eliseo non riaprirà, i sostegni solo mazzette elettorali”
“Solo uno psicotico può pensare che un’attività culturale si organizzi in 4 giorni”
SPETTACOLO (Roma). “L’Eliseo rimarrà chiuso perché non può essere l’unico teatro italiano a vivere senza sovvenzioni. Se il Piccolo prende 18 milioni e altri 7-8 e noi ne prendiamo 600mila euro o loro rubano o noi siamo dei fantasisti. Se è possibile riaprire da un giorno all’altro? No, questo lo dice lunga sulla totale mancanza dell’industria. L’Agis di Roma è commissariata da 12 anni. Chiunque abbia detto che si apre ad aprile non si occupa di teatro, non sa che le stagioni finiscono tra aprile e maggio. Forse non riapriremo mai, solo uno psicotico può pensare che un’attività culturale si organizzi in 4 giorni. Basta dare la colpa alla politica, colleghi sediamoci e facciamo un piano industriale. Il teatro italiano sta morendo. L’eta media del pubblico è 60-90 anni. I sostegni sono stati solo un’elemosina, mazzette elettorali”. Lo ha detto il direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma, Luca Barbareschi, a pochi giorni dal via libera del governo per la riapertura dei cinema e dei teatri. (Andrea Corti/alanews)
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