(Roma). “Ricordo che qualche anno fa l’amministrazione qui di Roma ha già fatto un censimento sui rom, ma poi il censimento è una realtà assurda, a parte che è contro la costituzione, ma poi farlo per etnie è una strada terribilmente sbagliata, la maggior parte dei rom che vivono nei campi messi piedi con la precedente amministrazione sono italiani, quindi sono già censiti, quindi che censimento si può fare, basta chiedere loro la carta d’identità, gli altri rom che vivono con documenti che sono della comunità europea, quindi perché censirli se hanno in mano documenti riconosciuto dallo Stato italiano, allora la parola “censimento” è soltanto in un discorso etnico, penalizzante e contro la Costituzione”. A dirlo monsignor Enrico Feroci della Caritas di Roma a margine di un evento in Campidoglio. “Ogni dichiarazione politica sia per includere, la dignità della persona e i suoi diritti
sono superiori alle leggi di qualsiasi Stato”. (Noemi La Barbera/alaNEWS)
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